Collegiata di Santa Maria Assunta
Sicuramente uno dei monumenti più significativi e principale luogo di culto della città, il Duomo di San Gimignano si erge nell’omonima piazza, in cima a un’ampia scalinata che porta direttamente alla scoperta dei tesori al suo interno. Costruita intorno all’anno 1056 e consacrata nel 1148, la basilica è stata sottoposta a varie ristrutturazioni e poi ingrandita nel 1460 secondo progetto di Giuliano da Maiano. La facciata della chiesa in travertino di epoca romanica, presenta un bellissimo rosone centrale mentre l’interno della chiesa a pianta basilicale è costituito da quattordici classiche colonne tuscaniche in pietra, dieci rotonde e quattro ottagonali. Al suo interno, numerosi splendidi affreschi coprono le pareti di tutta la chiesa, raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo Testamento e realizzati da celebri pittori della scuola senese del XIV secolo. Il ciclo di affreschi di grande potenza evocativa dedicati al Nuovo Testamento, dipinti da Lippo e Federico Memmi, si trova nelle pareti di destra; mentre il ciclo pittorico dedicato al Vecchio Testamento occupa la parete opposta e venne firmato dall’illustre pittore senese Bartolo di Fredi nel 1367.
Inoltre, la chiesa conserva ancora decorazioni policrome tipiche delle antiche chiese medievali, come la splendida volta a crociera blu e gli intradossi delle arcate decorate con un motivo prettamente toscano. I meravigliosi affreschi non sono l’unico tesoro che il duomo contiene; la Cappella di Santa Fina è un vero gioiello di arte e storia. Nella sua realizzazione hanno lavorato insieme tre grandi artisti fiorentini: Giuliano da Maiano, come architetto, lo scultore Benedetto da Maiano e il pittore Domenico Ghirlandaio, uniti per rendere omaggio alla patrona di San Gimignano. La donna infatti, colpita in giovinezza da una grave malattia, decise di rimanere sdraiata per il resto della sua vita su una tavola di legno che alla sua morte fiorì di viole gialle. Sulla sinistra, è presente l’affresco che raffigura il funerale della giovane donna e il corteo che le rende omaggio con le torri cittadine sullo sfondo. Tra di esse una proprio adiacente alla chiesa fu convertita a campanile nel XIII secolo.