Mura di San Gimignano
Scudo protettivo della città, le mura di San Gimignano sono il simbolo distintivo col quale viene identificata da sempre San Gimignano. La prima cinta muraria venne costruita nel 998 per proteggere il borgo dagli attacchi nemici e si distendeva per 1108 metri partendo da Montestaffoli e arrivando nei pressi della chiesa di San Bartolo dove ancora è visibile il doppio Arco della Cancelleria. Nel XII secolo, con l’incremento dei commerci dovuti anche all’intenso passaggio sulla Via Francigena, vennero a crearsi due nuovi borghi; quello di San Matteo, verso Pisa, e quello di San Giovanni, verso Siena, rendendo necessario così un ampliamento delle mura per inglobare e proteggere le nuove città. Nel 1255, però, i guelfi fiorentini conquistarono San Gimignano e ordinarono la distruzione delle mura che nel 1261, riacquistata l’indipendenza con la celebre battaglia di Montaperti, vennero ricostruite ancora più solide e più alte. Alle antiche porte che fungevano da entrata nelle mura, ne vennero aggiunte altre arrivando a cinque porte totali visibili ancora oggi: Porta Quercecchio, Porta San Jacopo, Porta delle Fonti, Porta San Giovanni e Porta San Matteo, quest’ultime usate dai viandanti durante i loro viaggi per la via Francigena. L’antica conformazione delle mura è ancora visibile da alcuni resti della cinta originale.