Passeggiata Patrimoniale: esplorare il centro storico a piedi, sulle tracce dei criteri Unesco
Conosciuto in tutto il mondo per lo skyline iconico e le bellezze che conserva, il centro storico di San Gimignano è nella lista del patrimonio mondiale dal 1990: fu, in effetti, uno dei primi siti in Italia a ottenere questo riconoscimento dall’Unesco. La nomina si deve ad alcune caratteristiche peculiari di San Gimignano, come il suo grande patrimonio storico-artistico e il valore eccezionale di un centro storico medievale perfettamente conservato: sono proprio queste unicità a rendere la città un luogo ideale per passeggiare, sulle tracce dei “criteri patrimoniali”.
Il centro storico e i criteri Unesco
Sono tre i criteri che caratterizzano e rendono unico nel mondo il centro storico di San Gimignano:
Criterio (I):
Il centro storico della città conserva una serie di capolavori dell’arte italiana del XIV e XV secoli nel loro contesto architettonico originale. Nella Collegiata, in particolare, si trovano l’affresco con il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo (1393), il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli (1465) e soprattutto i magnifici affreschi di Domenico Ghirlandaio (il ciclo di Santa Fina, 1475), mentre l’Annunciazione nel Battistero (1482). Altre opere di eccezionale valore sono i grandi affreschi di Benozzo Gozzoli che raffigurano San Sebastiano e Sant’Agostino.
Criterio (III):
San Gimignano è una testimonianza eccezionale della civiltà medievale poiché racchiude, all’interno di un’area limitata, tutte le strutture tipiche della vita urbana: piazze e strade, case e palazzi, pozzi e fonti. Gli affreschi di Memmo di Filippuccio, commissionati dalla Città nel 1303 per decorare le stanze del Podestà nel Palazzo del Popolo, sono tra i documenti più frequentemente utilizzati per illustrare, fin nei dettagli dello spazio domestico, la vita quotidiana del XIV secolo.
Criterio (IV):
Mentre il paesaggio urbano di Firenze, dominato dalle torri dei suoi palazzi pubblici (Palazzo del Podestà e Palazzo della Signoria) mostra come le pubbliche istituzioni prevalessero sul potere personale - l’altezza delle case-torri gentilizie fu periodicamente ridotta dopo il 1250 -, a San Gimignano, il cui incastellamento risale al 998, le 14 torri orgogliosamente levate sopra i suoi palazzi conservano l’aspetto di una città feudale toscana, controllata da fazioni rivali sempre pronte al conflitto. Esse mostrano un momento significativo della storia che non può essere documentato in città come Firenze, Siena, Bologna, nonostante i loro straordinari monumenti.
Proseguendo verso la piazza del Duomo ci si accinge ad iniziare la seconda tappa della passeggiata: qui, infatti, si trovano il Palazzo del Podestà, la Collegiata e altri palazzi importanti. Si inizia già da questi primi passi a comprendere come il centro storico conservi non soltanto alcune opere significative, ma come, nel suo insieme, abbia preservato il sistema complesso delle città medievali fatto di strade, piazze, mura cittadine, palazzi, ma anche un articolato sistema idrico.
La sala, splendidamente affrescata, conserva alcune testimonianze importanti di iscrizioni che ci riportano al tema della democrazia e quindi del terzo criterio UNESCO: si tratta di una invocazione al rispetto della giustizia e dell’uguaglianza, considerando tutti gli uomini uguali davanti alla legge, cosa non scontata nel XIV secolo e segnale di grande civiltà.
Sempre nel palazzo Comunale si può visitare la Camera del Podestà che conserva un importante ciclo di affreschi che documentano la vita della coppia nel Medioevo e che sono una testimonianza unica nel suo genere.
Salire sulla Torre Grossa permetterà di scoprire il contesto nel quale il centro storico è immerso, fatto di un dialogo fra campagna toscana e antichi cammini come la via Francigena, ancora oggi percorsa dai pellegrini.