Passeggiate Poetiche a San Gimignano, luogo dell’anima
San Gimignano è ammantata di un fascino senza tempo, che nei secoli ha nutrito le menti e l’immaginazione di grandi personalità, ispirando non solo letterati, ma anche poeti e poete. La bellezza della città e l’amore che sa suscitare negli animi risuonano in versi sciolti, rime sonanti, impressioni e sogni trasformati in parole. Da alcune di queste opere ha inizio un percorso che ci porta a scoprire un lato diverso di San Gimignano, con una passeggiata che intreccia le suggestioni del paesaggio con le voci poetiche di chi, dal Medioevo fino ai nostri giorni, ha popolato, vissuto e animato la città, percorrendo le sue strade e catturando la sua essenza in versi indimenticabili.
È un’esperienza che arriva dritta al cuore, e parla agli animi romantici. Passo dopo passo, la città si trasforma da luogo fisico a involucro emotivo e spirituale, scrigno di storie e sentimenti tramandati di generazione in generazione. Ascolterete la voce profonda che le pietre del centro storico – Patrimonio dell’Umanità – custodiscono, incuranti dello scorrere dei secoli. Forse non a caso, Magda Ceccarelli De Grada la chiamava “la passeggiata filosofica”. Tra il paesaggio della campagna toscana da un lato e le mura della città dall’altro, l’itinerario si snoda in luoghi che sanno suscitare passioni e pensieri profondi. Anche il pittore Ernesto Treccani, genero di Magda, amava stare su queste sedute di pietra per ammirare il panorama e rappresentarlo in molti dei suoi quadri.
Nell’estate di San Gimignano
Il viaggio poetico ha inizio con le parole di Folgore da San Gimignano, eminente poeta della città, i cui versi sono riportati nelle antologie di letteratura e vengono studiati nelle Università italiane e straniere. Anche se la sua vita rimane avvolta nel mistero, le rime gioiose e scherzose dei suoi sonetti ci parlano di un mondo di sogni e di piaceri, di giorni spensierati trascorsi in compagnia, e di stagioni che si susseguono nell’armonia della natura. D’Agosto, sonetto del XIII secolo, ci fa immergere lentamente in un universo fatto di colori e profumi, di risate e di emozioni, in cui la vita è protagonista e celebrata nelle sue molteplici sfumature.
Verso il cielo, il canto della città
Continuiamo il percorso con i versi di Gina Gennai, figlia del tardo ‘800 di San Gimignano, il cui spirito indomito risuona nelle sue rime. La poetessa canta l’indipendenza femminile che le donne stavano cercando di conquistare nei primi anni del ‘900, e la città alla quale restò sempre molto legata. La propria terra (1923), ci porta nella sua città natale, una San Gimignano “sonora” che si innalza verso il cielo.
Nell’inverno, impetuosa nostalgia
Con il mutare delle stagioni, San Gimignano cambia veste, e da D’Agosto arriviamo ad Inverno (1971). I suoi versi brevi e intensi, dotati di grande ritmo, sono nati dalla penna di Magda Ceccarelli De Grada. La sua risoluta personalità fu al centro del fermento culturale milanese negli anni della Resistenza e proprio nella città meneghina, in cui si era trasferita insieme al marito, il pittore Raffaele De Grada, scrive le poesie dedicate a San Gimignano, della quale ricorda i luoghi, le persone e la vita.
Di colori e di paesaggi
Mentre ci avventuriamo tra le strade di San Gimignano, incontriamo anche le voci di poete contemporanee italiane che hanno trovato ispirazione in questa città durante residenze creative o incontri culturali. Attraverso le loro parole sentiamo l'eco del passato mescolarsi con il presente, e si percepisce la nascita di un nuovo, indissolubile legame tra le generazioni di poeti e poete che hanno contribuito a rendere la città un luogo di eterna ispirazione e bellezza. Durante la passeggiata, scopriremo queste sinergie nelle poesie Paesaggio (Antonella Anedda, 2007); Prendere dimora (Elisa Biagini, 2009); Canti di un luogo abbandonato (Azzurra D’Agostino, 2013); Ciò che il mondo separa (Francesca Matteoni, 2021).
La Passeggiata Poetica di San Gimignano è stata curata da Natascia Tonelli, professoressa di Letteratura Italiana presso l’Università di Siena e da Elisa Biagini, poeta fiorentina edita da Einaudi. Può essere fruita liberamente, passeggiando per la città e leggendo le poesie dove l’anima risuona e gli occhi si riempiono di meraviglia.