Piazza della Cisterna
Emblema della città, circondata da case nobiliari e torri medievali, Piazza della Cisterna è una delle piazze più suggestive di San Gimignano. Situata nel cuore della città, la piazza fu realizzata nel Duecento con le caratteristiche originarie, conservate ancora oggi, secondo le disposizioni del Comune Ghibellino. In origine la piazza era ubicata all’incrocio tra la Via Francigena e la via che collegava Pisa e Siena, ovvero le due strade principali del borgo medievale, ed era destinata al mercato, alle feste e ai tornei cittadini. Data la sua posizione strategica, la piazza era un vero e proprio centro di aggregazione popolare ed è per questo motivo che in origine veniva chiamata Piazza delle Taverne, per via delle molteplici locande dove viandanti e viaggiatori si recavano per sostare e riposarsi. La piazza deve il suo nome alla cisterna collocata al centro di essa, costruita nel 1273 e ampliata nel 1346 sotto la podestà di Guccio di Malavolti, nome che viene riportato sullo stemma della cisterna stessa. Era stata creata per permettere alla popolazione di rifornirsi d’acqua in modo più semplice, tirando su le brocche con catene e funi, come testimoniano i solchi sui bordi del pozzo.
Dalla curiosa forma triangolare e caratterizzata da una pendenza naturale, la piazza è al centro di una spettacolare “arena” composta dalle più celebri torri e palazzi della città medievale. Torre del Diavolo, le torri della famiglia Ardinghelli, Palazzo Razzi e Palazzo Tortoli-Treccani sono solo alcuni degli edifici storici che circondano la piazza. Nella parte sud-ovest si trova anche il celebre Arco dei Becci e l'omonima torre, mentre di fronte alla cisterna è collocata Casa Salvestrini, antico rifugio per i pellegrini. Nonostante il passare del tempo, Piazza della Cisterna è sempre rimasta il centro nevralgico della San Gimignano di tutte le epoche.