Santuario di Maria Santissima Madre della Provvidenza a Pancole
A pochi chilometri da San Gimignano, tra colline di vigne e oliveti, sorge un luogo dove storia e spiritualità trovano dimora nel magnifico Santuario di Maria Santissima Madre della Provvidenza. Pancole è un piccolo centro rurale che ospita il santuario dove sarebbero avvenuti due miracoli significativi per i fedeli. Il primo episodio narra la storia di Bartolomea Ghini, una pastorella muta, che in un giorno di aprile del 1668, portò il gregge al pascolo. Quel giorno fu presa dalla disperazione e scoppiò in lacrime per la condizione di povertà sua e della sua famiglia. Apparve così una bella signora che le chiese il motivo di tanta tristezza e, dopo la risposta di Bartolomea, la rassicurò dicendole che una volta tornata a casa avrebbe trovato la dispensa piena di pane, olio e vino. La pastorella corse a casa e rimase meravigliata quando scoprì che tutto ciò che la signora le aveva promesso si era avverato. Anche i genitori rimasero piacevolmente stupiti, non solo per la dispensa piena ma anche per aver sentito la figlia urlare di gioia, avendo improvvisamente riacquistato la parola. L’episodio fece scalpore e i paesani, guidati da Bartolomea, vollero andare nel luogo in cui la pastorella aveva visto l’apparizione miracolosa.
Al loro arrivo però trovarono solo un cumulo di rovi, così con falci e roncole cominciarono a estirpare le piante fino a quando scoprirono che, sotto di essi, si nascondeva una vecchia edicola con un dipinto raffigurante proprio la misteriosa signora apparsa alla pastorella. Proprio in quel luogo vi era un’edicola nella quale Pier Francesco Fiorentino, un noto pittore di Firenze, aveva affrescato l’immagine della Vergine allattante un Bambino intorno alla fine del Quattrocento. La scoperta del dipinto fece accorrere molti fedeli che donarono materiali e offerte utili a edificare una chiesa in cui proteggere l’immagine della Madonna. Si narra inoltre che durante l’estirpazione dei rovi una roncola graffiò una parte dell’immagine, segno tuttora visibile. Da questo evento miracoloso il santuario prese il nome della Madre della Divina Provvidenza.
Il secondo episodio ebbe luogo durante la Seconda Guerra Mondiale quando l’esercito tedesco in ritirata distrusse l’intero edificio fatta eccezione per la parete in cui era presente il dipinto della Madonna. Ricostruito nel 1949, il santuario al suo interno contiene, oltre all’importante dipinto, anche altre opere d’arte e centinaia di ex voto lasciati in offerta ai fedeli.